Tecnologia italiana

2022-10-10 19:50:43 By : Ms. Swing Chan

L’accessorio hi-tech dell’anno? Per i ragazzi della cosiddetta Generazione Z, cioè i nati fra la metà degli anni Novanta e il 2010, è uno solo: un bel paio di auricolari con filo da pochi euro.

Tiktoker e influencer come l’attrice e modella franco-statunitense Lily Rose Depp, classe 1999, figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, o le gemelle Mary-Kate ed Ashley Fuller Olsen (che in realtà sono Millennial, perché sono nate nel 1986) hanno iniziato da tempo a mostrarsi nei video o a essere immortalate con le intramontabili EarPods (che non sono più incluse nelle confezioni degli iPhone dallo scorso anno) o simili auricolari.

La faccenda era decollata qualche tempo prima ed è ben più complessa di un paio di cuffiette: affonda le radici nelle scelte di una parte delle generazioni più giovani che, secondo Rory Satran sul Wall Street Journal, vedono gli AirPods e tutte le altre tipologie di costosi auricolari wireless con funzionalità evolute come la cancellazione attiva del rumore o il suono ambientale, come troppo legate al mondo finanziario, ferocemente hi-tech, ipertecnologico e in definitiva ambizioso fino all’arrivismo puro. Non tanto roba da boomer, ma roba da mondi diversi rispetto ai loro. Oltre che accessori che non si integrano negli outfit e soprattutto non consentono di trasmettere con la necessaria chiarezza un messaggio intrinseco che, invece, le cuffie col filo passano alla grande: sto ascoltando qualcosa, sono occupato, non posso sentirti. Non disturbarmi.

Sempre secondo Satran, le cuffiette col filo sono l’accessorio preferito dai tiktoker per registrare i loro brevi video. Più pratiche ed economiche, vanno oltre la funzionalità e rappresentano una scelta estetica, quasi una sorta di piccolo cortocircuito nostalgico degli anni Dieci del nuovo millennio che si è d’altronde manifestato nella moda Y2K che recupera il gusto di fine anni Novanta-inizio Duemila: l’adolescenza dei Millennial di oggi, di cui la Gen Z si riappropria attraverso abiti e accessori, come sempre rielaborandone alcuni significati e integrando qualche novità. E replicando quell’approccio anche sull’intrattenimento o, come si vede, sulla tecnologia: Sara Fischer su Axios l’ha definita come "economia del passato" caratterizzata da abiti appariscenti, intrattenimento dal gusto sentimentale e tecnologia old-school. O comunque non necessariamente impegnata in un’affannosa corsa alle ultimissime novità. In parallelo, per giunta, ad altre mode come quella Old Money, con la rielaborazione di capi classici, o dell’approccio Vsco (dal nome dell’app), pulito ed essenziale.

Ci sono perfino account su Instagram che celebrano chi indossa le cuffiette di una volta, come @wireditgirls fondato dalla 24enne Shelby Hull, che a Mashable ha spiegato come quella di essere wired sia un’attitudine e un modo di muoversi nel mondo e che raccoglie scatti di celebrità beccate nelle loro giornate a parlare o ascoltare musica con EarPods e affini. Due anni fa, Liana Satenstein scrisse un articolo per Vogue su Bella Hadid, supermodella statunitense classe 1996, e su come avesse riportato in voga lo scomodo (ma evidentemente non per tutti) dispositivo, spazzato via a partire dal 2016 dai primi modelli di AirPods e da tutti i cloni e gli epigoni che hanno fatto loro seguito nel successivo quinquennio.

Trasformando di fatto le cuffiette, a una velocità probabilmente mai vista in precedenza per nessun altro gadget, in una sorta di accessorio fast vintage (come testimoniato anche da un video virale pubblicato lo scorso ottobre dall’account TikTok @thedigifairy) che, come tale, viene oggi recuperato e preferito da adolescenti e giovani adulti. Fra opposizione, moda e tendenze da social.