Recensione Sony INZONE H9: le cuffie gaming wireless (quasi) perfette | Hardware Upgrade

2022-10-08 20:33:24 By : Ms. Aojin Chem

Abbiamo provato per diverse settimane le nuove cuffie Sony INZONE H9, top di gamma della nuova lineup rivolta soprattutto ai giocatori PC. La proposta di Sony riesce a distinguersi dalla concorrenza, con un'eliminazione attiva del rumore ai vertici della categoria. Punto debole, invece, è sicuramente la batteria: copre diversi giorni di utilizzo, ma come ha dimostrato Sony con le sue H7, si poteva fare meglio.

All'annuncio della nuova gamma di periferiche INZONE, senza dubbio Sony ha stuzzicato profondamente la nostra curiosità. Il colosso dietro il marchio PlayStation che da anni domina nel settore console, ha deciso di lanciarsi anche nel mondo del PC gaming, un ambiente in cui la concorrenza è ampia e agguerrita.

Nelle scorse settimane Sony ci ha gentilmente offerto la possibilità di testare uno degli headset della nuova gamma che prevede tre modelli: Inzone H3 (cablate), Inzone H6 (wireless) e Inzone H9 (wireless con ANC). Nel nostro caso abbiamo trascorso molte ore in compagnia delle top di gamma, le H9 dal costo di 299 euro, che aggiungono la cancellazione attiva del rumore per un isolamento ottimale, posizionandosi in una categoria che accoglie ancora una quantità limitata di modelli.

Abbiamo messo sotto torchio le cuffie in qualsiasi circostanza, non solo con i videogiochi, provando praticamente ognuna delle feature disponibili, grazie anche al software per PC INZONE Hub che apre ad una personalizzazione davvero profonda dell'esperienza. Le emozioni sono state altalenanti tra momenti in cui ci hanno letteralmente stupito, ad altri in cui ci hanno lasciato un lieve retrogusto amaro. Tuttavia, nonostante un mercato saturo di prodotti e qualche incertezza, va dato atto a Sony che con le H9 è riuscita a distinguersi.

Il packaging delle Inzone H9 è a dir poco minimale, merito dell'imballo ecologico che l'azienda giapponese ha adottato. La confezione, infatti, non presenta alcuna parte in plastica neanche all'interno. Le cuffie sono adagiate su un alloggio in cartone e sopra di esse una piccola scatolina con documentazione e cavo USB Type-C.

Il contenuto, di fatti, è solamente questo oltre naturalmente al dongle indispensabile per la connessione. Come vedremo più avanti, si tratta di cuffie esclusivamente wireless che consentono l'utilizzo anche durante la ricarica, quindi con cavo USB-C attaccato, purché il dongle sia connesso al computer o alla console.

Mancano anche i manuali, quantomeno in forma stampata, ma nella parete interna della confezione è presente un codice QR che rimanda alla pagina con una guida rapida, dalla quale è possibile scaricare il manuale a dir poco dettagliato in formato pdf e completamente in italiano.

Passiamo quindi all'headset vero e proprio, partendo da uno degli aspetti che ci ha colpito di più in assoluto: il design. Al di là della forma e del colore che lasciamo giudicare al gusto personale, la prima cosa che si nota una volta estratte le cuffie dalla scatola è la leggerezza. Quindi sono cuffie leggere? In realtà no, il peso ammonta a 330 grammi, più o meno nella media, ma a fare la differenza è la distribuzione di questo peso.

Le cuffie sono realizzate completamente in plastica, seppur di buona qualità. Danno una sensazione di robustezza e durabilità, con una superficie ruvida che dovrebbe risultare anche piuttosto resistente a graffi e usura, un aspetto sicuramente apprezzabile rispetto ai materiali lucidi. Tuttavia, l'archetto trasmette una sensazione di rigidità che impone una certa attenzione nell'utilizzo (come indicato dal manuale peraltro) soprattutto quando si tende ad allargarlo per indossare l'headset.

Ottimo invece il sistema di regolazione dei padiglioni, molto fluido e, soprattutto, stabile. Anche qui l'utilizzo della plastica potrebbe far storcere il naso, ma la struttura sembra ben congeniata per garantire un'ottima durabilità anche in presenza di materiali meno "nobili". Inoltre, la possibilità di ruotare i padiglioni per accogliere le cuffie intorno al collo è decisamente comoda.

Ad ogni modo, non c'è stato un attimo in cui le cuffie abbiano scricchiolato o prodotto strani rumori che possano far pensare al cedimento di una delle parti. Anche con movimenti piuttosto azzardati e repentini, le H9 hanno risposto positivamente.

Dopo sessioni piuttosto lunghe di gioco, quindi, abbiamo tirato le somme su quello che è il confort delle Inzone H9. Non abbiamo provato alcuna pressione al centro della testa né intorno alle orecchie, merito senza dubbio dei padiglioni in pelle sintetica, molto diversi da qualsiasi altra soluzione provata fino ad ora. Diversi anche dallo stesso rivestimento dell'archetto, che propone invece una pelle decisamente più tradizionale.

L'esterno è realizzato in un materiale estremamente morbido, al tatto simile ad una superficie soft touch. Nonostante sia estate, la traspirazione è risultata buona ed i cuscinetti praticamente impermeabili alla sudorazione: una passata di panno è sufficiente a farli tornare come appena usciti dalla confezione.

Nella parte inferiore di ogni padiglione sono presenti tutti i comandi per accedere alla quasi totalità delle funzioni. Su quello sinistro è presente il connettore per la ricarica, il tasto per attivare/disattivare ANC e modalità ambiente e una rotellina per il volume. Su quello destro, invece, il pulsante di accensione/spegnimento, attivazione/disattivazione del Bluetooth e comando per il bilanciamento di audio di gioco e chat.

Completano l'estetica due LED ring posti nella parte alta dei padiglioni che si illuminano in base alle funzionalità attive.

Funzionalità e qualità del suono

Siamo giunti alla parte più corposa della nostra recensione, quella relativa alle funzionalità sulle quali il produttore giapponese non fa alcuna rinuncia. Prima però di approfondire aspetti come la cancellazione del rumore, peculiarità del modello top di gamma, vale la pena concentrarsi sulla connettività. Per l'audio di gioco le cuffie sfruttano una connessione wireless a 2,4 GHz attraverso un dongle da inserire in una porta USB sia nel caso del PC che di PlayStation 5.

Da questo punto di vista le cuffie hanno saputo stupire in positivo. Per dovere di cronaca segnaliamo un paio di episodi in cui la connessione con il dongle si è interrotta, ma si è trattato di episodi isolati e che si sono esauriti in pochi secondi. A sorprendere, però, non è stata la stabilità senza dubbio ai vertici della categoria, quanto la latenza: il ritardo è praticamente assente fornendo uno strumento senza fili estremamente affidabile anche per i giocatori competitivi.

A questo si affianca la connettività Bluetooth che consente di collegare uno smartphone durante le sessioni di gioco. Naturalmente, è possibile riprodurre la musica dal telefono mentre si gioca, ma la comodità maggiore a nostro avviso risiede nella gestione delle chiamate completamente hands-free. Tramite l'apposito tasto sul padiglione destro è possibile sia rispondere che riagganciare.

Durante le chiamate il microfono in gioco verrà automaticamente silenziato. Anche nel caso del Bluetooth la connessione si è rivelata sempre stabile tanto da concederci anche qualche partita da mobile, seppur la latenza si sia dimostrata evidente rispetto alla controparte Wi-Fi.

Ma veniamo alla domanda fatidica: come suonano queste cuffie? L'esperienza di Sony Electronics nel settore Hi-Fi fa sicuramente la differenza sul piano della qualità. Le cuffie sono in grado di riprodurre un range di frequenze di 5 Hz – 20.000 Hz, il che potrebbe sembrare un limite rispetto a modelli che vantano il famoso Hi-Res Audio (fino a 40.000 Hz). Tuttavia, i magneti da 40 mm al neodimio dotati di una particolare forma del diaframma, proveniente appunto dal settore Hi-Fi, evidenziano l'enorme differenza rispetto a gran parte dei modelli dedicati al gaming.

Il suono è estremamente pulito e definito, realistico, con i toni bassi pronunciati e coinvolgenti così come da tradizione Sony. Tuttavia, le frequenze medie e alte rimangono sempre ben distinguibili garantendo un livello di dettaglio incredibile ed una precisione degna di un paio di cuffie da studio. Insomma, dal punto di vista della qualità del suono Sony sorprende ancora una volta proponendo un dispositivo capace di offrire un'immersione difficilmente riscontrabile con le cuffie da gioco.

Con queste premesse abbiamo deciso di provare le cuffie anche per l'ascolto musicale e la visione dei film, e in entrambi i casi non abbiamo mai sentito la mancanza di un paio di cuffie dedicate allo scopo. Come già detto, le cuffie garantiscono una qualità al pari dei modelli Hi-Fi della casa rivelandosi tra le periferiche audio più versatili del mercato. Proprio per questo, avremmo preferito un microfono removibile.

Ad accompagnare la nostra esperienza c'è stato il software, l'INZONE Hub, che si è dimostrato, anche con un po' di sorpresa ad essere onesti, uno dei migliori mai provati. Al di là della sua stabilità, aspetto da non dare per scontato, l'interfaccia è decisamente azzeccata: minimale, intuitiva e ordinata consentendo di accedere in maniera immediata a tutte le funzionalità delle cuffie.

Tra queste c'è l'audio spaziale che però non ci ha entusiasmato per due ragioni: qualità del suono e direzionalità. Una volta attivato, l'audio diventa piuttosto "grezzo", le frequenze iniziano a sovrapporsi riducendo quella definizione e precisione che ci hanno stupito in modalità stereo. Inevitabilmente, a risentirne è la direzionalità che diventa più confusionaria. Il risultato si limita ad essere accettabile nei film, offrendo quel pizzico di coinvolgimento in più che qualcuno potrebbe gradire. Viceversa, nel gioco soprattutto competitivo, la provenienza dei suoni inizia ad essere quasi un ostacolo.

Ad ogni modo, i sottomenù sono ben organizzati e consentono di personalizzare ogni aspetto dell'esperienza, a partire naturalmente da quello sonoro. INZONE Hub mette a disposizione un equalizzatore di livello professionale con il quale adattare l'ascolto ad ogni contesto. A questo si aggiungono una serie di impostazioni davvero interessanti, come la modalità con cui inizializzare le cuffie all'accensione (Normale, ANC, Ambient) e decidere se il Bluetooth deve essere sempre attivo o meno (in ogni caso sarà possibile attivarlo/disattivarlo manualmente).

Nota dolente riguarda lo standby automatico. La ragione è che questo non si attiva in mancanza del segnale audio, come per la maggior parte delle cuffie wireless, ma solo in mancanza di connessione, ovvero quando il dongle è scollegato e allo stesso tempo non vi è associato alcun dispositivo Bluetooth. In caso contrario le cuffie rimangono accese. Non un grave problema, ma se lasciate le cuffie connesse allo smartphone e dimenticate di spegnerle, la batteria continuerà a scaricarsi.

Completano la dotazione la modalità ANC e Ambient. Parliamo della prima, che è sostanzialmente quella che motiva la differenza di prezzo rispetto alle sorelle H7. Anche in questo caso il know-how acquisito nel settore Hi-Fi si fa sentire, seppur in maniera meno incisiva. Le cuffie non isolano completamente dall'ambiente esterno, ma riescono a ridurre notevolmente i rumori circostanti. Nel nostro caso, il martello pneumatico del cantiere molto vicino allo stabile è rimasto evidente, ma è stato stupefacente notare quanto si sia ridotto il "fastidio" con l'ANC che ha consentito di condurre la sessione di gioco molto più confortevolmente con un disturbo tutto sommato sopportabile.

Ottima la modalità Ambient, i microfoni integrati nei padiglioni riescono a catturare davvero qualsiasi rumore anche distante e grazie alla regolazione del livello tramite software è possibile bilanciare in maniera ottimale l'audio di gioco e quello circostante.

Non rimane quindi che spendere qualche parola sul microfono che, come per la maggior parte delle cuffie da gioco, è stato alquanto controverso. In generale, i nostri interlocutori sono rimasti discretamente stupiti dalla qualità della registrazione, sempre se paragonata ad altri microfoni su padiglione. Tuttavia, a tratti, la voce risultava incomprensibile e disturbata. Siamo quasi sicuri che si tratti di un problema legato al nostro esemplare, ma è giusto segnalarlo. In generale, comunque, la qualità rimane sopra la media offrendo un'esperienza eccellente durante l'utilizzo dei software per la chat vocale, tra cui Discord di cui le cuffie vantano la certificazione.

Siamo giunti a quello che è probabilmente il vero tallone d'Achille delle Sony INZONE H9: l'autonomia. A fronte di un prezzo alto e di una pletora di funzionalità a disposizione, forse una maggiore capacità della batteria sarebbe stato legittimo aspettarsela. Intendiamoci, la durata corrisponde ai dati forniti dell'azienda, ma 15 ore con ANC e Bluetooth attivi iniziano ad essere piuttosto modeste.

Certo si potrebbe optare per la disattivazione delle due funzioni, spingendo l'autonomia a 32 ore, che rimane tuttavia perfino più bassa delle H7 che raggiungono le 40 ore ad un prezzo nettamente inferiore. Ad ogni modo, anche a fronte di sessioni piuttosto lunghe, non le abbiamo caricate oltre le due volte in una settimana, il che rimane un risultato apprezzabile.

Sono cuffie da acquistare? Dipende. Il prezzo non è di certo accessibile, parliamo di 299 euro di listino che posizionano le INZONE H9 nella fascia più alta del mercato, un costo senza dubbio motivato dalle numerose funzionalità offerte, oltre che da una qualità audio superba. La proposta di Sony, infatti, riesce ad eccellere sotto il profilo della qualità, sia del suono che delle modalità ANC e Ambient, ma porta con sé alcuni punti deboli come l'autonomia ed il suono spaziale – lasciando sempre il punto interrogativo del microfono – che le impediscono di aggiudicarsi il primo posto sul podio.

Tuttavia, si tratta di un headset tra i migliori attualmente disponibili sul mercato che non teme alcun rivale in fatto di qualità: quella costruttiva è ottima, il software di gestione molto ben strutturato e funzionale e sulla qualità sonora c'è davvero poco di cui discutere, si posizionano ai vertici della categoria.

Insomma, se l'intenzione è quella di ottenere un'esperienza sonora al top senza badare a spese, sicuramente le INZONE H9 si rivelano una scelta giusta e una volta indossate regalano davvero numerose soddisfazioni. Se però il budget e l'autonomia sono priorità a cui non si è disposti a rinunciare, allora probabilmente è meglio rivolgere lo sguardo altrove, con la consapevolezza naturalmente di dover sacrificare qualcos'altro.

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